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| Magic exists. - Who can doubt it, when there are rainbows and wildflowers, the music of the wind and the silence of the stars? Anyone who has loved has been touched by magic. It is such a simple and such an extraordinary part of the lives we live. Miyuki Yotsuba Serpeverde, 17 anni Diagon Alley! Finalmente! Miyuki era così entusiasta di a pochi passi da quella via, da quella strada piena zeppa di negozi legati alla magia e al mondo magico, che entrò in Diagon Alley d'impeto, senza far caso a chi la circondava. Per quel motivo non si rese conto della ragazza che sopraggiungeva sovrappensiero ma con passo deciso e, con ogni probabilità, per lo stesso motivo la ragazza non notò la sua repentina comparsa. Il colpo prese Moyuki di sorpresa, tanto che faticò non poco a rimanere in equilibrio. Se non capitombolò per terra fu solo perché con la mano destra riuscì ad appoggiarsi al muro che si era ormai richiuso. Fece un sospiro mentale di sollievo poi, mentre recuperava del tutto l'equilibrio perduto, borbottò mentre alzava lo sguardo: "Non ti preoccupare, non mi sono fatta... nulla." Quando aveva alzato lo sguardo verso la ragazza che si era scontrata con lei non aveva potuto non riconoscerla. Hermione Granger. La sanguesporco. La grifondoro. L'amichetta di Potter. Tra i serpeverde era particolarmente conosciuta, in effetti, e purtroppo non in modo positivo. Per quanto la riguardava, Miyuki non aveva seri motivi per odiare Hermione. E per quale motivo avrebbe dovuto farlo? Perché era una grifondoro? Anche suo fratello lo era stato! Perché era nata babbana? Anche sua madre lo era, in tal caso avrebbe dovuto odiare anche lei! Perché era amica di Potter? Beh, quello era un'idiota che andava in cerca di guai al posto di starsene tranquillo ma non è che lo odiava veramente. Se voleva far ammazzare sé stesso e i suoi amici pur di vendicare la morte dei suoi genitori... beh, che facesse quello che preferiva. Lei personalmente, se fosse stata al suo posto, si sarebbe accontentata di essere sopravvissuta. E avrebbe pregato che l'Oscuro Signore la credesse inoffensiva e la lasciasse vivere in pace. D'altro canto, anche se non aveva un motivo serio per odiare Hermione, non aveva nemmeno intenzione di farsi vedere dai suoi compagni serpeverde insieme a lei. Non voleva tornare ad essere trattata come nei suoi primi anni di scuola, quando i suoi compagni la tormentavano perché frequentava un grifondoro. E, visto che Hermione non era una grifondoro qualunque, era sicura che il tormento sarebbe stato anche maggiore. Aveva faticato a farsi accettare (più o meno) dai serpeverde, aveva dovuto sacrificare parecchio. E non aveva intenzione di rinunciare a quanto aveva guadagnato.
"Stammi alla larga, sanguesporco." Si costrinse quindi a dire. Era consapevole di non starsi comportando in modo corretto e le era difficile parlare e agire come se odiasse veramente i nati babbani, ma era l'unica cosa che poteva fare per mantenere il suo status quo. Per quanto non le sembrasse di aver visto serpeverde in zona, comunque la via era particolarmente affollata: non sapeva chi poteva esserci in ascolto.
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