Alternative Magic  { the  world of Hogwarts

A bizarre guest

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Magnus Bane Dolohov

29 anni,pozionista..
C'erano molti modi per convincermi a cedere i miei preziosi servigi. Precisamente tre metodi erano molto efficaci. Il primo era pagare e non ero una persona economica da assoldare, come avrei potuto passare dalla povertà alla magnificenza senza avere un listino con più di tre cifre a sezione? Di certo in nessun modo! la seconda era be, quello dipendeva da me non dal cliente, da quanto mi piacesse e ce n'erano state di occasioni! Bei ragazzoni aitanti che bussavano alla mia porta e senza fiatare avevano la mia più completa disposizione. E l'ultima e di certo l'unica spiacevole era obbligarmi con ricatti di morte e in questo caso vigeva il terzo pagamento! Venni contattato una prima volta mentre ero nelle più alte montagne del Tibet da un mangiamorte anche piuttosto carino ma scorbutico. Quando la mia risposta fu chiaramente negativa, ero a lavoro e le loro piccole dispute politiche non mi sfioravano, be a quel punto il secondo incontro fu molto meno piacevole| Partendo dall'interruzione di un rapporto di lavoro molto intimo con un ragazzo Canadese che cercava un Elisir per curare la sua cara nonnina, al fatto che mi scaraventarono dritto dritto in un sacco. A seguito fui molto chiaro che chiederlo con un po più di garbo sarebbe bastato a convincermi... insieme al ricatto che avevano fatto al mio gatto! Capitan micio era un gatto molto importante nella zona ed era meglio non toccarlo! Fatto sta che dopo due giorni e le preparazioni che più mi occorrevano dalla mia amata casa sulla collina in Giappone venni trascinato nella piovosa Inghilterra. Si un posto alquanto affascinante ma ammettiamolo con poco stile soprattutto negli ultimi tempi!
Non mi piaceva vagare per l'Inghilterra c'erano persone poco gradevoli da incontrare ed ero certo che come una calamita avrei attratto quell'incontro infausto un giorno o l'altro .. e speravo più tardi possibile.
I miei ordini furono chiari, sarei stato costretto ad andare al Manor di una certa famiglia Malfoy, si conoscevo bene il nome ma i componenti non molto, anzi per niente!
Avevo appreso durante il mio viaggio più informazioni possibili ero un uomo alquanto prevenuto mi piaceva sapere a cosa andavo incontro. Il mio cliente ovviamente era piuttosto conosciuto e chi non conoscere Voi sapete chi? Pero i suoi sudditi loro erano ancora latitanti nelle mie conoscenze private.
Avevo capito che i padroni di casa erano una coppia piuttosto mondana, amanti dello sfarzo e del lustro, una cosa molto apprezzabile soprattutto Madame Malfoy.
Mi presi la briga di farle recapitare a mio nome un dono prima del mio arrivo. E' buona educazione non presentarsi mai a mani vuote a casa di una signora di spessore e di certo io avevo un ottima eduzione anche se non grazie ai miei genitori.
Feci presto a raggiungere l'immenso portone e un elfo dall'aspetto poco gradevole mi fece accomodare in attesa all'ingresso andando ad annunciarmi alla padrona di casa.



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Narcissa Malfoy

“All’aria aperta vidi i tuoi occhi così trasparenti che mi parve di poter vederci dentro sino all’anima. Trasparente eri tutta, anche la tua pelle, persino il rosso delle tue labbra e tutto sorrideva, sorrideva a me.”.



Un dono, un dono era giunto da un uomo del quale conosceva solo il nome e l'ottimo gusto in fatto di abiti feminili! Era proprio un abito, il dono giunto al cospetto di Madame Narcissa Malfoy - un abito rosso e adatto alla sua delicata figura. Decise di non omaggiare Magnus Bane indossando il suo dono, tuttavia lo tenne con cura. Doveva ancora decidere cosa doveva pensare di quell'uomo.Lady Malfoy scese le scale, di rosso vestita(dress) ( sembrava un colore ricorrente, tuttavia nel provarsi il vestito Lady Malfoy aveva notato con sua somma delizia il meraviglioso contrasto che una tinta come il rosso faceva con la sua pelle diafana ).Fece il suo ingresso nel salone, Cissy aveva una personalità imponente, forse ancora di più importante del suo aspetto aristocratico, nel vederla avrebbero potuto scambiarla per una bambolina di porcellana, troppo fragile per qualsiasi cosa ma lei era una Black, non vi era nulla di troppo difficile per una Black, a parte forse l'amore!.
" Il mio misterioso ospite.." esclamò con voce setosa " Devo dire di essere rimasta incuriosita dalla sua missiva, davvero " porse lui la mano, in attesa che potesse stringerla. " Narcissa Malfoy, molto lieta" i suoi occhi chiari si posarono sulla strana figura del ragazzo, studiandone i tratti e le particolarità, non riconoscendo nulla in lui se non uno sguardo particolarmente sveglio.




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view post Posted on 29/2/2016, 00:30     +1   -1
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Magnus Bane Dolohov

29 anni,pozionista..
Nella mia breve ma estenuante attesa non trovai niente di meglio che osservare l'elegante arredamento della casa, anche se caduta in una tenebrosa oscurità dovuta a forze maggiori. Se c'era una cosa che amavo della vita era l'eleganza. Vestiti, portamento e arredamento ovviamente! Spesso e volentieri cambiavo casa a causa di alcune nemesi create negli anni e la cosa che mi veniva istintiva era arredare casa nell'immediato, era più forte di me.
quella casa era elegante e il tocco di una donna dal forte carattere si notava in ogni sfaccettatura di mobili quadri e anche semplicemente dai muri adornati da affreschi di uno stile impeccabile e adatto alla dimora.
L'attesa interminabile secondo il mio personale conto del tempo finì mostrando una donna sicura di se alta e in uno splendido abito rosso. Non mi dispiacque per niente non vederle il mio dono indosso, vedere lo stile della donna era un dono maggiore del piacere di un dono ben voluto.
Madame Malfoy quale splendida donna. Sono lieto di sapere che il mio dono abbia trovato casa nel luogo più adatto a lui, fra le curve di una donna dallo stile impeccabile a quanto vedo. sorrisi con il mio fare sornione e ammiccante. Ero un ottimo oratore, non che amatore e mettevo quel giusto tocco di me che mi rendeva affascinante ad ogni sguardo.
Quando mi porse la mano la strinsi delicatamente nella mia e inchinandomi al suo cospetto misi in scena un bacia mano degno del miglior maestro di bon ton.
Magnus Bane al suo servizio Madame è un piacere ritrovarmi in un ambiente tanto elegante. Temevo che questo paese non potesse stupirmi ma mi erravo. Ho sentito molto parlare di lei e giuro sul mio nome che nessuna parola le ha fatto onore, non è minimamente paragonabile. un ammaliatore. Gli occhi da gatto che lasciavano trasparire ben poco del mio vero essere e il fare delicato e quasi antico era personalmente parlando il mio dono migliore.
Capirà ben presto che il mistero che mi avvolge non è altro che uno sciocco velo di apparenze Madame. Ho avuto degli inviti alquanto chiari e per quanto sto scoprendo lati di questo paese che non immaginavo non sono molto felice di esser stato strappato dalla mia casa ma sono dettagli con la quale non la annoierò. Conosco gli accaduti di questo paese e trovo che una piacevole conoscenza come questa possa tardare i discorsi più spiacevoli. Lasciai la delicata mano della donna, delicata eppure forte. Una donna dal fascino quasi ninfeo con però la forza del più valoroso guerriero.
Spero vivamente che un dono da parte mia prima di una presentazione formale non l'abbia offesa ma temevo che in mano di rozzi scagnozzi potesse rovinarsi la delicata stoffa di cui è fatto. Unico del suo genere l'ho fatto tessere personalmente per lei. Trovo che un tocco asiatico non possa che esser risaltato da una figura come lei.



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Narcissa Malfoy

“All’aria aperta vidi i tuoi occhi così trasparenti che mi parve di poter vederci dentro sino all’anima. Trasparente eri tutta, anche la tua pelle, persino il rosso delle tue labbra e tutto sorrideva, sorrideva a me.”.


Elegante, fine - quasi aristocratico sotto molti punti di vista .Era qualcosa a cui Cissy faceva molto caso ma certo non si sarebbe fatta ammaliare dai modi gentili del signor Magnus Bane, lei aveva inventato quel modus operandi. Le buone maniere non erano indice di beh...nulla se non di un attenta e severa educazione.
" è un piacere conoscerla, prego si accomodi posso offrirle qualcosa?" domandò ritirando la mano con grazia.

Fece apparire due calici di vino elfico sul tavolo dinanzi al divano, qualunque volere di Narcissa era un ordine in quella casa o almeno lo era stato.

" Sa signor Bane, io sono una donna che ama arrivare dritto al punto . " ne convenne tralasciando salamalecchi borghesi, che di solito amava ma al quale stava cominciando a divenire insoffrenti. Si mise a sedere sul divano, le gambe accavallate ma la posizione per nulla rilassata,quello era un incontro d'affari."Perchè ha voluto incontrarmi? non che non abbia gradito il suo dono, però . . sono una persona sospettosa e perfettamente consapevole che per ogni azione vi è una conseguenza .." sulle sue labbra morbide e delicate si dipinse un sorriso - affabile si ma quello di una donna che non conosce riposo.



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Magnus Bane Dolohov

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Chiunque mi conoscesse abbastanza, quei pochi e cari amici che mi avevano accompagnato lungo la mia vita, sapeva che amavo prendermi i miei tempi. Ero un uomo a cui era mancato il tempo di respirare, non mi era mai stato concesso di perder tempo in gioventù e quando scoprii quanto potesse esser piacevole girare in torno a quei piccoli gesti di pura cortesia me ne innamorai follemente.
Ma probabilmente le circostanze avevano reso quasi vane queste gesta o meglio non vane ma futili.
Eravamo in tempo di guerra e la guerra rovina ogni cosa, i morali, i luoghi e anche le persone.
Mia gentil signora non sono stato io a voler venire qui, non che non apprezzi la buona compagnia mi ha fatto cambiare idea su questo paese ma non cambia la motivazione della mia presenza. ero obbligato ad essere li da una bacchetta che premeva dietro le mie spalle e sentivo il peso del fiato del re della morte sul mio collo. Non mi piaceva per niente esser ricattato men che meno da dei rozzi individui senza cervello, ma che bisogna fare gli stolti sono i più facili da comandare!
A quanto pare secondo le mie guide turistiche questo era la prima tappa delle mie visite. Non ho idea di cosa vogliano da me, sono a conoscenza di un ottimo mago che avrebbe potuto adempire al posto mio. Alla fine sono solo un umile pozionista .. ammetto di avere le mie carte da gioco ma non credo siano così utili a fini bellicosi. A meno che qualcuno non sia in possesso di ricette a me sconosciute in quel caso sono il migliore a metterle in pratica. Alzai le spalle e mi sedetti accavallando le gambe con eleganza quasi felina.
Oh quanto avrei amato essere un gatto così eleganti e furtivi, furbi e distaccati eppure così dolci e delicati nei momenti più adatti.
Per mia fortuna hanno accettato le mie condizioni o meglio una sola condizione. Obbligato si ma a lavorare non a sopportare spiacevoli incontri, se non erro il suo cognome da nubile era Black ... molto interessante. Un cognome che ha perseguitato la mia infanzia e non per buoni fini qualcuno di molto simpatico aveva dato lezioni private di tortura al mio peggior incubo. avrei bisogno di sapere i luoghi da evitare per non incontrare un certo Dolohov.


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Narcissa Malfoy

“All’aria aperta vidi i tuoi occhi così trasparenti che mi parve di poter vederci dentro sino all’anima. Trasparente eri tutta, anche la tua pelle, persino il rosso delle tue labbra e tutto sorrideva, sorrideva a me.”.


Il suo parlare elegante e distinto, Cissy aveva un debole per gli uomini che sapevano ben parlare. La sua introduzione tuttavia la stupì, era qui e non per suo volere, qualcuno lo aveva mandato ed era per lei un motivo sufficiente per aprir " bene gli occhi".

" Un ottimo pozionista . . posso immaginare che sia stato chiamato questa dote, dall'oscuro signore, anche se certo non manchiamo di pozionisti esperti" copertura? non esisteva certo una copertura, non più e parlò piuttosto apertamente, chiunque entrava in quella casa era accetto dall'oscuro signore altrimenti mai avrebbe potuto mettervi piede...era stato chiamato per il suo talento con le pozioni? difficile pensarlo visto il ruolo che ricopriva Severus all'interno della cerchia più stretta di adepti, allora cosa?.

" Antonin Dolohov? sinceramente amerei conoscere un posto anche io, un posto dove sarei sicura di non incontrarlo"
disse palesando una certa antipatia nei confronti del russo. Una cosa la so . . sicuramente non è questo il luogo adatto. Ha un conto in sospeso con lui? " chiese arricciando quel nasino sottile che le dava un aria particolarmente aristocratica.








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view post Posted on 4/3/2016, 00:56     +1   -1
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Magnus Bane Dolohov

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Ero giovane ma non ero per niente un allocco c'era una sola cosa che poteva distinguermi da un altro pozionista di talento. Non era il talento che serviva a quel folle mago assetato di potere e vendetta, era un libro. Ci sono magie perse nel tempo, pozioni dimenticate dalla storia per la loro crudeltà. C'erano pochi libri al mondo che contenevano quel sapere, e uno in particolare era ancora intatto, e vociferava in giro che un certo mago del lontano oriente lo possedesse. Era così? Forse si forse no perchè dirlo in giro e di certo non era qualcosa da svelare al primo incontro ad una donna dalla casa piena di orecchie. Come già detto non ero un allocco e non mi fidavo di niente che non conoscessi e a volte neanche di quello che conoscevo. Le mure di una casa domestica non erano di certo esenti dalla guerra, soprattutto quelle mura abitate da una famiglia di mangiamorte e un via e vai di maghi dal discutibile comportamento. In effetti ero stato alquanto stupito dalla presenza di una donna tanto bella quanto delicata, non era di certo un ambiente dove si potrebbe immaginare una donna simile.
Come di certo non pensa non conosco neanche io la motivazione che li ha portati a trascinarmi dalla mia dimora. Il Giappone è un paese tranquillo siamo lontani, molto lontani da questa disputa. Ovviamente abbiamo anche noi le nostre piccole fazioni a riguardo ma non siamo di certo al centro del ciclone. Non ho alcun timore a dire che fosse per me non mi troverei qui. Non tengo a nessuna delle due parti sono un uomo che nella sua eleganza trova solo motivi futili per decidere la propria parte. sorrisi con gli occhi, uno sguardo penetrante e poco rivelatore. Quel tocco felinide che mi era stato donato da un errore di gioventù si era rivelato la mia migliore arma. Impenetrabile nei miei pensieri come la miglior difesa mentale.
Fui molto divertito da constatare che il disprezzo per quell'uomo non era solo da parte mia. Io avevo diverse motivazioni fra le quali un infanzia strappata dalle peggiori torture immaginabili, e Antonin Dolohov per quelle era alquanto famoso.
Conti in sospeso? Non può immaginare quanti. Possiamo dire che io e il signor Dolohov abbiamo avuto un passato intimo ... molto intimo di cui ambe due avremmo fatto a meno in seguito. Non sono il migliore dei suoi racconti di vita privata. Mi era rimasto poco contro di lui, fra cui la diffamazione. Avere un figlio gay e per niente interessato al suo compito divino, quale profonda disgrazia e delusione per quell'uomo così rozzo. L'unico suo lato positivo era la fedeltà. Una fedeltà che nessuno avrebbe mai potuto comprendere e non parlavo di quella verso il suo signore, quella era una semplice ossessione per il potere. No io parlavo della sua fedeltà verso Bellatrix Lestrange. Non potevo che trovare davvero interessante come l'uomo fosse attratto dalla strega più crudele del pianeta, ma chi si assomiglia si piglia dicono in giro e lui era completamente preso dalla sua malata relazione di dolore e passione. Insidiare in lui la malizia di un figlio che si spaccia in modo velato e silenzioso per un passato amante lo rendeva furioso proprio in nome del suo unico amore.
tutti noi abbiamo uno scheletro nell'armadio Madame Malfoy ... io sono il suo e lui è il mio, ammetto che lui è un po più ingombrante rispetto a me. ammiccai divertito dall'immagine del cadavere oramai decomposto e scheletrico dell'uomo. Sarebbe stato il mio sogno, il mio piccolo gesto prima di morire... vedere morto ai miei piedi quell'uomo.
se devo parlare in tutta sincerità è da molti anni che non vedo Antonin Dolohov e se una parte di me freme dal trovare un luogo lontano da lui ... un altra parte di me desidererebbe molto averlo fra le grinfie per ricordare i bei vecchi tempi ... Era così soave prendermi gioco della figura del rude mago tanto che a furia di nominarlo un passo delicato come quello di un orso battè il suo ingresso a Malfoy Manor lasciandomi sul collo una sensazione di puro orrore e disgusto.
Uno ... due ... tre .... quattro e così via i passi si susseguirono e la figura passò senza osservare la scena che si presentava all'ingresso della dimora. Sangue lungo il volto e lo sguardo perso in quella che di certo era stata una serata proficua per i suoi interessi. Giusto per precisare il sangue non era suo e lo si vedeva lontano da un miglio essendo per lo più sparso a gocce come se l'avesse bagnato un idrante.
Non aprii bocca fino a quando non vidi l'uomo svanire dalla mia vista e a quel punto solo a quel punto ripresi a respirare con una delicatezza innaturale come se perdere fiato fosse stato per me la cosa più naturale al mondo.
Devo ammettere che oltre il tempismo lampante del diavolo, lei aveva tutta ragione per categorizzare la sua dimora come pessimo nascondiglio dall'inferno. Detto questo e discusso dei piacevoli sconvenevoli i quali la mia presenza e le mie motivazioni, sarei interessato della sua opinione a riguardo di questa obbligata visita presso la vostra dimora e la vostra persona dato che nel mio lungo viaggio non ho sentito nominare vostro marito, sperando di non nominare impropriamente un defunto. lasciai così la parola alla donna che mi stava dinnanzi, mentre le gambe accavallate in perfetto decoro dondolavano leggermente e mentre la mano affusolata cingeva le delicate linee di un calice di un ottima annata di vino elfico. Come sapevo apprezzare la bellezza di stile e arredamento ero un impeccabile amatore di liquori. Alla fine mi ritenevo un uomo dai gusti carnali e come non esserlo? In un mondo di peccati ognuno predilige il peccato che più gli compiace.

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Narcissa Malfoy

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Avrebbe voluto avere lo stesso ardore, avrebbe voluto dire che se non fosse per la presenza di Draco, suo figlio, anche lei sarebbe andata via con estremo disinteresse, lo stesso di Magnus, ma tacque, il capo chino,pensierosa per diversi attimi .

La bionda si stupì nel sentire la connessione del ragazzo con Antonin Dolohov, non sembrava il tipo di uomo che poteva avere quel genere di connessione con Dolohov, ma lei doveva saper bene come vanno le cose, le regole dell'attrazione non erano scritte da nessuna parte . " Capisco, non posso certo lodare il suo gusto in fatto di uomini, tuttavia non è affar mio" non voleva infierire su di lui più di quanto si era fatto male da solo vedendo in Antonin qualcosa,

" Defunto non direi, parlerei più che altro di un incapacità momentanea di gestire certe situazioni . . " non seppe il motivo per il quale non si trovò in difficoltà nel proferir parola in merito alla loro situazione famigliare - Magnus e la sua gentilezza la stava mettendo a proprio agio.
" Ma non ritengo certo di aver bisogno di un uomo per mandare avanti una casa .." Era una Black, vi era una sostanziale differenza con le altre donne - vi era una determinazione di fondo, in questo tipo di donne - non importa cos'hanno dinanzi : il dolore è momentaneo, può durare un minuto, un ora, un mese o anno ma alla fine si attenuerà, e qualcos'altro prenderà il suo posto. Se molli però durerà per sempre, Cissy aveva abbandonato qualunque tipo di dolore, aveva una missione.
L'ingresso di Antonin Dolohov provocò reazioni piuttosto simili in Narcissa e Magnus Bane . Sul volto di Cissy tuttavia fu più " visiva" e palese. Le labbra rosee della padrona di casa si piegarono in una smorfia di disgusto alla vista di Antonin. Quella non era casa sua, i mangiamorte sarebbero dovuti essere presenti solo e soltanto durante le riunioni e invece gente come Antonin preferiva bivaccare in giro coperto di sangue. Cissy si stupì nel vedere Antonin scomparire senza proferir parola, non una sola battuta. " Io e lei, Magnus...potremmo essere ottimi amici " sibilò compiaciuta!.


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Sorrisi nel notare che le mie parole avevano come sempre l'effetto dovuto.
Mia cara Madame Malfoy l'innocenza porta a fare cose di cui ci si pente molto facilmente. Sorrisi con un notevole charme e cambiai la posizione delle gambe accavallandole nel senso opposto. Le mie labbra si posarono delicate sul cristallo freddo come leggeri colibrì di passaggio.
Il delicato sapore del vino elfico scalfì a malapena le mie papille gustative che si dilettavano di quel pregiato liquore.
Un annata delicata con un accento di foglie di pesco e un notevole corpo e sostanza. Ero un amatore di certi liquori tanto da vantare una notevole proprietà nella mia personale cantina dove racchiudevo con molta gelosia le mie migliori conquiste.
Mi duole molto per lo stato di vostro marito, posso comprendere l'incombenza di una simile situazione a mio tempo mi ritrovai in una situazione simile, ma con mia madre. tono gentile ma non pietoso, non era di certo li per elemosinare la mia pietà Narcissa malfoy non aveva nessun aspetto di una mendicante e come tale dovevo comportarmi.
Quei pochi secondi bastarono a riportare l'odio per quel paese nelle mie vene, come poteva un uomo essere così orrido e viscido, e come potevo io Dio di bellezza e stile esser stato generato da uno zotico simile.
Avevano ragione a dire che il sangue non fa le vesti, il mio non faceva neanche i miei calzini più vecchi!
Quando passò fui lieto dell'affermazione della bionda donna, risollevandomi il morale all'istante.
Sono assai lieto di dirle che concordo con la vostra affermazione. Essendo privato della libertà di decidere la mia dimora ritengo che accerchiarmi di un ottima compagnia come siete voi sia il massimo che il mio povero cuore possa desiderare. Quando un giorno vi saranno giorni più lieti sarà mio piacere invitarla personalmente nella mia umile reggia ricambiando questa piacevole ospitalità che mi avete dimostrato quest'oggi, e in occasione sarei anche molto felice di donarle l'assistenza delle mie personali sarte. Potrà decidere qualsiasi stoffa e motivo e a suo gusto le farò cucire a fil di pelle un abito unico a suo nome. ero un galantuomo e amavo fare doni a chi aveva il raro permesso di aleggiare nelle mie grazie.



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Narcissa Malfoy

“All’aria aperta vidi i tuoi occhi così trasparenti che mi parve di poter vederci dentro sino all’anima. Trasparente eri tutta, anche la tua pelle, persino il rosso delle tue labbra e tutto sorrideva, sorrideva a me.”.



" Tutti pecchiamo d'innocenza una volta nella vita " commentò la donna alzando le spalle. Il calice era oramai abbandonato dinanzi a se, vuoto. Era un estimatrice del buon vino, se ne beava come fosse l'ultima cosa avrebbe potuto fare ed effettivamente era così . .
"C'è un vecchio detto che dice : se mi imbrogli una volta, vergogna su di te...se mi imbrogli due volte ...la vergogna è mia. Una seconda volta non sarebbe un peccato di ingenuità" era adulta ed aveva vissuto a lungo, Cissy sapeva esattamente cosa stava dicendo, si era sollazzata nel peccato per davvero molto tempo
" Mio marito, lui deve scendere semplicemente a patti con la propria coscienza, sta cercando il coraggio di guadarsi allo specchio" nessun pietismo, Cissy era schietta, a tratti crudele ma stava semplicemente facendo la cronaca di quella casa.
" E sua madre, posso chiederle che cosa le è accaduto?" chiese per nulla disponibile a fare del pietismo scontato, non era da lei.


"Vorrei che fosse possibile, signor Bane" Lady Narcissa Malfoy non vedeva alcuna via d'uscita, nessun futuro . Ancora sentiva sulla sua pelle le maledizioni inflitte dall'oscuro signore, la punizione che aveva deciso di subire al posto di suo figlio Draco, si sentì sollevata e allo stesso tempo sorpresa dal ricevere il benestare di lord Voldemort - qual'era l'alternativa, la famiglia aveva fallito...tutti loro.
Sentiva sulla sua delicatissima pelle la vergogna più che il dolore, Narcissa Black si era sentita umiliata da quel mago, proprio lei, una sorta di aristocratica all'interno del mondo magico, erano caduti così in basso che sollevarsi sembrava impossibile.

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Magnus Bane Dolohov

29 anni,pozionista..
oh la gioventù, si è così tanto concentrati sullo sperimentare che si dimentica in giro il buon senso per fortuna crescendo e imparando impari ad andarci a braccetto facendoti perdonare della sconsideratezza passata. aveva proprio ragione, peccare una volta è lecito perseverare è diabolico. Ecco secondo mio padre continuare a essere gay era un peccato demoniaco che non gli piaceva per niente ma che dovevo fare. A volte potevo addirittura rivedermi in lui sul fatto ammaliante. Lui verso gentil donne, o forse una volta lo era, ed io verso giovani ragazzi alla fine la differenza qual'era?
Tutti abbiamo un momento di oscurità nella quale osservando il nostro riflesso non possiamo che vedere un immagina distorta delle nostre più profonde paure .. suo marito sono certo che se la caverà. Il quando non è mai possibile dedurlo ognuno di noi si crea delle celle nell'anima bisogna saperle chiudere e rinchiuderci i demoni del proprio passato. sorrisi gentilmente alla donna. Sarò stato più giovane ma con il mio lavoro e con le letture che avevo intrapreso nel corso degli anni avevo coltivato una certa maturità.
Lei non ha saputo trattenere i suoi demoni e ne è stata travolta completamente. E' stata prosciugata dalle sue paure fino a lasciare di lei solo un involucro. Era stato proprio così, forse l'avevo spiegato tutto con quel je ne sais quoi che faceva apparire tutto più romanzato e romantico.
Era se non impazzita quasi, quando Antonin tornò per il mio addestramento, fu sopraffatta nel vedere con chi era stata e non era riuscita a spiccicare parola mentre le maledizioni si infliggevano sul corpo del suo piccolo ometto di sette anni.
Non aveva mai superato lo shock di quegli anni, e forse era giusta punizione per una madre non abbastanza coraggiosa da difendere suo figlio davanti ad un folle.
Oh ma sarà così, in un modo o nell'altro le guerre cessano, i feriti vengono curati i nemici vengono allontanati.. in un modo o nell'altro l'equilibrio torna sempre, è una filosofia forse un po antica. Non può esserci solo Ying e non può esserci solo Yang o il mondo finirebbe di girare. C'è sempre una via per ognuno di noi. Non sarà presto, non sarà facile ... ma accadrà e in qualche modo ne gioveremo tutti.




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view post Posted on 8/3/2016, 23:55     +1   -1
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"Era una a cui non importava il potere dei tuoi demoni, sapeva renderli dolci come fossero angeli."
Charles Bukowski
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Narcissa Malfoy

“All’aria aperta vidi i tuoi occhi così trasparenti che mi parve di poter vederci dentro sino all’anima. Trasparente eri tutta, anche la tua pelle, persino il rosso delle tue labbra e tutto sorrideva, sorrideva a me.”.


" Non può immaginare quanto è vero tutto ciò .." mormorò Narcissa Malfoy. Sperimentare, testarsi, lei ne era la prova dopotutto e questo particolare periodo della sua vita ne era la prova. " Mio marito si riprenderà quando deciderà di farlo . .purtroppo non c'è niente che io possa dire o fare che possa aiutarlo a ritornare l'uomo che era un tempo, potrebbe non esserci più l'uomo di un tempo " non che non le fosse chiaro che questa era una chiara conseguenza del'uomo che Lucius era un tempo - l'uomo fiero e dignitoso che poteva guardare con fierezza . " Non è stata abbastanza forte, mi dispiace per sua madre .." ed era sincera nel parlare del suo dispiacere, non erail tipo di donna che non diceva esattamente ciò che intendeva. Non avrebbe guardato negli occhi quel giovane uomo dicendosi tale se non ne fosse convinta .
" Lei è talmente ottimista signor Bane, mi domando da dove trae questa visione così illuminata nel futuro . ." Cissy era una donna in guerra, sarebbe stata pronta a combattere per difendere i suoi ideali, per difendere in primo luogo però suo figlio, la persona più importante della sua vita negli ultimi 18 anni .

Lucius Malfoy era fermo in cima alla scala, le braccia conserte e lo sguardo assorto, non voleva unirsi ai due, li scrutava da lontano.Paranoico forse, cosa volevano adesso ? portargli via anche Narcissa? lui era un uomo che non aveva più nulla, Bella aveva ragione nel chiamarlo fallito proprio mentre si affannava a recuperare ciò che definiva suo come l'onore.






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