Studente, Serpeverde.
Era il giorno fissato dell'appuntamento con Astoria. Se Draco avesse potuto, avrebbe organizzato in un bel luogo qualcosa di romantico, ma per via delle circostanze non era possibile.
Era seduto nel giardino d'inverno
<3 a meditare, a pensare come poteva salvare suo padre.
Qualcuno suonò alla porta distogliendolo dalle sue riflessioni.
Un tonfo alle sue spalle e un gemito di dolore lo fece voltare: il suo elfo era inciampato nel tappeto e poi aveva sbattuto un piede sul cassettone nella fretta di andare ad aprire la porta.
Alzò gli occhi al cielo, sospirando e scuotendo la testa.
Era l'elfo più goffo che avesse mai visto, ma anche il più divertente.
Pappolo rotola, ma si alza subito eh,Padron Draco, non c'è probema eh! Pappolo apre subito subito!gracchiò l'essere aprendo la porta.
Fece un profondo inchino alla strega che si trovò davanti
Buongiorno Signorina, prego, entr...ahahahahah!!!nel farsi da parte, cadde di nuovo e Draco avanzò a grandi passi incontro alla sua ospite.
Ti chiedo scusa per questa pietosa accoglienza. Non so perché mi ostino a tenerlo al mio servizio. esordì il biondino
Benvenuta, Astoriaaggiunse con un sorriso.
Stavolta non indossava il completo nero, ma era vestito in modo più semplice ed informale.
Un semplice pantalone nero, una camicia con il colletto sbottonato e le maniche tirate su fin sotto i gomiti.
L'elfo si rialzò e sgattaiolò via sperando di non ricevere un calcione.
Stavo finendo di potare le mie rose. Ti dispiace farmi compagnia? Finisco e poi ci prendiamo un tea insieme...o preferisci un succo di zucca fresco? chiese gentile chiudendo la porta quando lei varcò la soglia.