Di nuovo ad Hogwarts

'Halfblood

Sophie Evans

stagista presso l'Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale.

Era riuscita ad avvicinare Severus Piton grazie al diario di sua zia.
Lui l'aveva persino assunta come insegnante per quell'anno concedendole una stanza a sua scelta xxx
Naturalmente Sophie aveva scelto la stanza accanto a quella di Severus e adesso stava sistemando le sue cose e gli oggetti personali.
Il suo baule era posato ai piedi del letto e conteneva di tutto di più, grazie all'incantesimo di ampliamento.
Il letto sembrava decisamente comodo e il caminetto, proprio lì accanto rendeva tutto più intimo.
Sophie prese a sistemare i suoi libri nella libreria accanto alla finestra, sperava che ci entrassero tutti.
Era inginocchiata sul pavimento e ogni tanto cambiava idea spostando un libro al posto di un altro e viceversa.
Aveva fatto la scelta giusta? Era giusto avvicinarsi a Piton con la scusa di sua zia? Il punto era che lei voleva essere amata per se stessa, non per la somiglianza con Lily Evans.
Sospirò e tirò fuori dalla borsa un carillon xxx
Come ci era finito insieme ai libri? Che sbadata che era!
La musica dolce di Claire de Lune, si diffuse nella stanza e oltre la porta aperta....





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Sophie Evans

stagista presso l'Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale.

Sophie ascoltò la melodia del carillon che le riportò alla memoria ricordi bellissimi del suo passato di bambina.
Perché era diventato tutto così difficile? Perché le cose non erano semplici come da bambini? Ora tutto le sembrava complicato, persino insormontabile.
Quando i colpetti alla porta la distolsero dai suoi pensieri, Sophie chiuse il carillon e si alzò avvicinandosi alla porta.
Quando aprì si ritrovò davanti niente meno che Severus Piton.
Rimase un'istante senza parole, a guardalo, a guardare quelle pozze nere che erano i suoi occhi.
Severus...non..prego, accomodati
disse sposandosi di lato per lasciarlo entrare.
Doveva ancora finire di sistemare, ma non importava.
credevo fosse la Mcgranitt che mi portava l'orario delle lezioni.
aggiunse tranquillamente
non sapevo fossi al castello. Mi fa piacere vederti
concluse aspettando che varcasse la soglia







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Sophie Evans

stagista presso l'Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale.

Naturalmente, prego accomodati
rispose Sophie facendosi da parte per farlo entrare.
La sua stanza non era ancora sistemata, ma poco importava.
La poltrona accanto al caminetto era libera, Severus poteva sedersi lì se desiderava, mentre lei si sarebbe accomodata sul bordo del letto.
ti chiedo scusa per il disordine, ma sono arrivata da poco e stavo ancora sistemando le mie cose.
si scusò lei.
Naturalmente non poteva vivere con la stanza in modo, non era il suo stile di vita.
Ogni tanto il suo armadio era in disordine, un vecchio difetto probabilmente ereditato da sua zia Lily. La casa impeccabile, pulita e ordinata a prova di guanto bianco, ma l'armadio...sembrava esservi scoppiata una bomba dentro. Non che vi fossero abiti sporchi, ma buttati a caso si. La cosa belle era che s'impegnava, lo teneva bene per un po' di tempo, poi il caos tornava a regnare sovrano.
come stai?
chiese lei chiudendo la porta alle sue spalle.
Era felice di vederlo.
Hai già avvisato Carrow che sarò il suo supervisore?
era sicura che il mago non be sarebbe stato entusiasta.







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Sophie Evans

stagista presso l'Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale.

oh, si starà facendo i salti di gioia!
commentò Sophie sarcastica
diciamo che non ha il coraggio di venire da te a protestare
aggiunse dicendo la sua.
Era talmente codardo Amycus che era un miracolo se non si spaventava della sua stessa ombra.
Era sadico però, subdolo e perfido, perciò Sophie sarebbe stata all'erta onde evitare di finire in qualche sua vendetta.

oh no, sono stati tutti molto cortesi, in particolare la Professoressa McGranitt. Non ho ancora incontrato la nuova insegnante di pozioni. Mi è stato riferito che hai affidato l'incarico a Miss Geller.
rispose lei che era stata messa al corrente dalla McGranitt che poco approvava quella scelta esattamente come lei.
Le era preso quasi un colpo a quella notizia.
Speriamo che gli alunni non si distraggano troppo. Sai com'è ....è abbastanza..anzi fin troppo appariscente. Dovresti imporre una divisa anche per gli insegnanti o rischi che lei si presenti a lezioni in minigonna e tacchi a spillo
propose con una punta di gelosia nella voce.
Sapeva che c'era stato qualcosa tra lei e Severus in passato e davvero non aveva idea di come poter competere con una bellezza devastante come quella della Geller.







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Sophie Evans

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e' un'idiota
decretò Sophie, schietta e diretta come la sua povera zia.
La discussione si spostò sulla nuova insegnate di pozioni: Miss Geller.

Sophie alzò un sopracciglio e lo fissò in silenzio, ma dalla sua espressione era palese che non credeva ad una sola parola.
mhm, ceerto, come no! Sicuramente opterà per un tacco dieci invece che dodici. sarà uno sforzo immenso per lei, poveretta!
commentò Sophie sempre sarcastica.

disturbare? Noooo, perché? E' solo dannatamente sexy e tu ne eri rapito. Perché mai doveva disturbarla?
Ma non poteva dirlo, proprio no!
Doveva evitare di fare scenate di gelosia a Severus Piton o lo avrebbe allontanato ancora di più.
non ho nulla contro di lei, penso solo al decoro e al buon nome della scuola
rispose sembrando una mezza sosia della McGranitt
naturalmente non si può dire che non sia una strega brillante, no? E' molto...molto..come dire...competente in maniera, nevvero? Chissà quanti uomini avrà avvelenato..ops..no...cioè...chissà quanti avranno bevuto un veritaserum creato da lei...no?
aggiunse non riuscendo del tutto a tenere a freno la lingua.
Non odiava Miss Geller, anzi, l'ammirava perché non sarebbe mai stata così brillante, così bella e sexy.








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Sophie Evans

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di nuovo sotto esame, ma con lui era una prassi ormai.
Sophie alzò gli occhi al cielo e scosse la testa.
Naturalmente no! Che dici? dipendesse da me, inserirei nel corpo insegnanti anche Dolohov, figurati!
replicò pronta senza un filo di esitazione nella voce calma e dolce
a parte quei due...che comunque non piacciono a me, ma non si può negare che non sappiano fare il loro lavoro.
ammise anche se a fatica

ma anche due!
replicò lei d'istinto, che si sarebbe buttata nelle fiamme se solo lui glielo avesse chiesto

farò come desideri, le starò alla larga. Non ci saranno risse...quanto meno farò di tutto per evitarle.
promise lei. Naturalmente se la Geller avesse superato il limite come ad esempio, se l'avesse attaccata a suon di bacchetta, lei si sarebbe difesa.









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Sophie Evans

stagista presso l'Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale.

quel sorriso gentile...le faceva battere il cuore a mille. Raro sul viso di lui, abituato a mantenere sempre quel contegno gelido e distaccato.
al momento si, in seguito vedremo
rispose lei evasiva e cortese, lasciandolo comunque nel dubbio.

Lily...eh già, Lily, Lily, Lily, sempre Lily!
Lily, Elisabeth e lei? Trasparente? Era diventata trasparente, forse?
Ma Sophie, non fece una piega, anzi sorrise e annuì.
si, sono andata vestita da donna scarlatta e mi hanno scambiata per lei
avrebbe risposto volentieri, ma non lo fece.
si, e indossavamo lo stesso abito,immagina che orrore!
rispose invece, fingendo una frivolezza che ben strideva con il suo carattere.
Sophie non era sciatta, anzi, vestiva accuratamente e sempre ben abbinata, ma non era vanitosa o frivola, assolutamente.
Il Preside le propose di fare quattro passi e Sophie si chiese se oggi sarebbe finito il mondo o che altro disastro doveva accadere.
Come mai era così gentile? Strano...strano ma meraviglioso.

del resto non potevano esserci dubbi, erano solo loro in quella stanza.
molto volentieri, grazie Severus.
rispose alzandosi dal letto per poi varcare la soglia della sua stanza quando lui aprì la porta.
Il corridoio era freddo e deserto, ma per lei era il luogo più bello del mondo, perché era con lui.













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Sophie Evans

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Sophie lo fissò incredula, le labbra leggermente schiuse in segno di stupore.
oh beh...donna scarlatta...come dire...da noi si definisce così, una donna di...di facili costumi, ecco
e di uomini la Geller ne aveva avuti a plotoni ai suoi piedi.
Era bella, intrigante, sexy, del resto attraeva.
non dico che lo sia o lo sia stata, ma...il suo successo con gli uomini è risaputo. Probabilmente è stata solo un po' sfortunata
aggiunse cercando di aggiustare il tiro

la notte e il giorno, diciamolo pure
ammise Sophie ammettendo la sua resa.
Non si sentiva bella, né sexy, né una mangiauomini, anzi, spesso si sentiva a disagio se un uomo la guardava per troppo tempo o le rivolgeva un'apprezzamento.
è...è complicato
sospirò lei camminando al fianco mago lungo il corridoio

Sophie scosse la testa
Le somiglio troppo...mi dispiace
rispose lei per nulla arrabbiata.
Del resto non potevano farci nulla, nessuno dei due.

si, in molti. Ed è uno dei motivi per cui Harry...cioé...Potter non sa della mia esistenza. E ti pregherei di non dirglielo. Non che tu abbia rapporti con lui, ma...Lui non vuole. Dice che...
Sophie esitò e si morse il labbro inferiore, nervosamente
ha in mente qualcosa. Qualcosa che ha a che fare con me e Harry. Suppongo che voglia mostrarmi al ragazzo come una specie di tuffo nel passato o chissà cosa...o forse vuole che mi spacci per Lily....non so...posso solo intuire, ma non ne sono certa
si confidò lei abbassando di qualche tono la voce.

















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