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'pureblood

Risvegliati nelle tenebre, è li che troverai la luce da seguire.

Dean Winchester

32 anni,Mangiamorte,insegnante di cura delle creature magiche presso hogwarts

Mi sentivo osservato, e non poco, la ragazza osservava ogni singolo movimento del mio corpo, del viso, delle mani, del busto, insomma di ogni singola molecola del mio corpo.
Cercava qualcosa, cercava qualcosa per capire chi ero o cosa facevo. Una volta ero stato un cacciatore, poi avevo smesso. Avevo smesso di sottostare a mio padre, sempre così critico nei miei confronti, c'era solo Sammy, il perfetto Sammy e Dean invece era il cane da guardia della situazione.
Ora ero io a comandare, loro erano delle pedine ed io il burattinaio, li avrei portati dove volevo io e mi sarei preso la mia vendetta.
Alla domanda della ragazza alzai la testa, cosa facevo? In realtà non avevo un lavoro ben fisso, anche se da li a poco sarei diventato un docente di Hogwarts ma non mi pareva il caso di dirlo in giro, sarei diventato lo zimbello del mondo dei mangiamorte.
Non mi lasciò tempo di parlare, quasi come se rispondesse lei alla sua stessa domanda. Mi nominò la caccia e da quanto potevo vedere non era propriamente una cacciatrice.
Niente cicatrici, niente lividi, cosa cacciava? Batuffoli di pelo amorevoli? e poi c'era qualcosa di ancora peggio. Lavorare per i babbani, o con i babbani la differenza non mi interessava.
Due possibilità o era mezzosangue e a quel punto sarebbe stata una botta e via senza un seguito, non avevo intenzione di mischiarmi con del sangue sporco o era una purosangue con seri problemi di maturità.
Attualmente non lavoro, non mi occorre farlo e anche se ne avessi bisogno non mi abbasserei a lavorare con i babbani. Non sono dell'opinione che un mago debba abbassarsi a quei livelli. Fosse per me potrebbero essere pari agli elfi domestici delle antiche famiglie magiche, un po meno utili.
Non ero bravo a nascondere quel mio lato, ero mangiamorte e ne andavo fiero, andavo fiero di lottare per gli ideali di potere del sangue puro.
POtevo sembrare alquanto aggressivo sull'argomento ma in realtà parlai con un tono di voce pacato e calmo. Non era giusto prendersela senza sapere la motivazione.
Mi differenziava da molti cani e porci che si trovavano nell'ordine dei mangiamorte, per loro bastava una lettera sbagliata ed eri morto, io ero più placato.
Ora bisognava vedere lei cosa diceva, era una mezzosangue, una traditrice del suo sangue o semplicemente aveva delle passioni che nel mondo dei maghi non era possibile portare avanti. In effetti maghi e moda non erano così tanto vicini, molti portavano ancora gli antichi abiti, li trovavo ridicoli con quei ghirigori sulle tuniche ... o anche semplicemente ... tuniche ? ma davvero?
E tu che ci fai a lavorare con i babbani?

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Dean Winchester

32 anni,Mangiamorte,insegnante di cura delle creature magiche presso hogwarts

Cominciava a farsi interessante la storia, una straniera, per di più una con il sangue caliente della spagna. Aveva un buon inglese di sicuro il suo accento si percepiva meno del mio. Dopo anni ed anni di vita nel regno unito ancora non ero riuscito a togliermi quel maledetto accendo bulgaro, e probabilmente non me lo sarei mai tolto.
Chi nasce nordico muore da nordico dicono in effetti è vero, troppo difficile togliere quel gutturale suono che ti scuote le corde vocali come il più astioso degli alcolici.
Bulgaria.
Voce profonda, tono pacato e misterioso, mi piaceva fare la parte del misterioso uomo dell'est, alla fine uomo dell'est lo ero davvero mi mancava solo il misterioso ma su quello ci stavo lavorando con presenza di mantelli e vestiti neri.
Arrivarono con fin troppa calma la birra e il whisky questo voleva dire che il mio caro amico barista aveva capito il mio gioco, più tempo per parlare meglio, ero un ottimo ammaliatore, amavo parlare, soprattutto di me.
Non tutti i giorni si incontra un cacciatore di una famiglia famosa come la mia, eravamo citati anche nei più famosi libri di letteratura sulle creature magiche avevamo trovato nei secoli le più rare razze di tutto il mondo magico. Ed era tutto merito nostro!
presi il bicchierino colmo di whisky infuocato e lo porsi verso la ragazza, un brindisi era doveroso, lo sguardo penetrante dei miei occhi di ghiaccio scalfivano la pelle diafana della donna davanti a me mentre in attesa di una risposta tenevo fra le mani quell'ustionante bicchiere di ghiaccio.
Non c'è fuoco più doloroso del gelido ghiaccio per bruciare la pelle di un uomo, chi ha vissuto nelle desolate lande di ghiaccio non conosce legge più severa e veritiera.
Il whisky incendiario era il mio preferito un ustione che lenta scende nella gola trascinando dietro di se la sensazione del ghiaccio.
Dean Whinchester e non ho fatto niente che non possa esser considerato il minimo indispensabile.

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Dean Winchester

32 anni,Mangiamorte,insegnante di cura delle creature magiche presso hogwarts

Illeso, completamente illeso, ecco il mio stato. Ero fiero di quello che avevo fatto e sentivo nelle vene la sensazione goduta che viene dopo aver ucciso una preda durante la caccia. In parte mi mancava quella vita, lunga vita in campeggio, whisky incendiario, il freddo e duro inverno sulla pelle nuda. Mi mancava cacciare, questa era la verità, però avevo preso un'altra strada. Avevo preferito un ideale al posto che il destino spianato da cacciatore, alla fine ero stato cresciuto e addestrato per quello e solo per quello. Avevo deciso di complicarmi la vita andando in un paese che non conoscevo a cercare di creare un mondo nuovo, o meglio a riportare ciò che era al posto giusto.
Avevo scelto bene? Infondo si, come mangiamorte avevo trovare un giusto compromesso, avevo pregato di mettermi fra i sicari, uccidi specifiche prede, come ancora mi allettavo di chiamare, e verrai ricompensato. Tutto nella norma, non era cambiato così tanto se non che ora vivevo in un comodo letto e non dietro una macchina, e che uccidevo persone e non creature magiche.
Poco basto di tempo che una delle due ragazze... oh quella ragazza! quella ragazza del B&B che chiedeva delle scuse, sempre lei. Certo che oltre a dare nell'occhio attirava a se anche disgrazie e orrori! Non aveva una grande fortuna di certo non da quelle parti.
Quando mi offrì da bere ne fui lieto anche se a me non serviva per me tutto era gratis.
Accetto ma direi che dopo quello qualcosa di più forte è anche meglio. Whisky incendiario?
Gomito posato sul bancone, sguardo intenso, gamba stesa lunga fino a terra, una grande posizione da figo.
Il destino cosa non portava, coincidenza incontrarla più di una volta e salvarla come se fossi un principe azzurro dal buzzurro cattivo? Be potevo credere che la mia preda mi era stata davanti agli occhi per tutto il tempo, un cacciatore a volte sbaglia nella convinzione di se stesso.
Adesso la decisione era ardua, andare avanti parlare e rischiare di andare in bianco o andare sul sicuro delle mie solite cameriere. Ora mai le conoscevo tutte, dalla prima all'ultima forse anche un po troppo l'ultima ma era la figlia del proprietario lei era meglio non toccarla per un bel po'.
Be alla fine che mi poteva andare male se per una volta cambiavo la mia monotonia, mica poteva farmi un incantesimo d'amore e legarmi in una segreta!

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Dean Winchester

32 anni,Mangiamorte,insegnante di cura delle creature magiche presso hogwarts

Resta di stucco e golem trucco! No non era un golem ma era una ragazzina impertinente che non aveva idea di parlare con un mangiamorte. Per sua fortuna non ero Antonin Dolohov. Va bene non lo conoscevo così bene alla fin fine l'avevo incontrato si e no tre volte ma la sua fama lo precedeva di molto. Crudele, sadico e maniaco. Molto maniaco, infondo chi altro se non lui poteva amare follemente Bellatrix Lestrange... un altro pazzo come lei.
L'immagine dei mangiamorte era per lo più questa. Lei pazza e bagnata fradicia per il signore oscuro, lui sadico e sanguinario duro per la pazza bagnata. Pessima immagine se si voleva fare propaganda politica per gli armamenti, ma c'erano maghi che venivano attratti dall'idea sadomasochista che quei due davano.
Comunque a parte i miei pensieri sfuggevoli su quanto siano strani i miei colleghi c'era una ragazzina strada davanti a me che mi chiedeva delle scuse e non avevo idea del perchè. Chi l'aveva mai vista? eppure una del genere non passava propriamente inosservata.
Mi scuserei se avessi intenzione di farlo ma visto che non ho idea di chi tu sia penso che ne dovrai fare a meno piccola dalmata.
Bianco e nero.. dalmata si un idea geniale o demente ma non era più un mio problema visto che si era girata di spalle e se n'era bellamente andata via. Si di sicuro era una ragazza strana, attacchi briga e poi vai via, gioventù bruciata!
Presi i miei spuntini e superati gli ostacoli mi diressi verso la mia fantastica camera, un buco con un letto matrimoniale, si viaggiavo in grande neanche se fossi stato un poveraccio avrei dormito in un letto singolo e poi non si sa mai. Chi dorme non piglia pesci e nel mio caso io dormivo molto poco e avevo una grande voglia di andare a pesca.
Mangiai i miei spuntini feci vuoi una delle due burrobirre e dopo una veloce doccia optai per uscire e andare in uno dei miei locali preferiti. Infondo un cacciatore li era sempre il benvenuto avevo portato tanta di quella merce a gratis che ora mai bere per me era un semplice schioccare le dita e avere quello che più desideravo.
Maglietta nera, il mio amuleto al collo, la solita giacca di jeans e pantaloni comodi. Un abbigliamento molto easy e da bad boy, mi mancava il cappello da cowboy e gli occhiali rayban per potermi spacciare per un cacciatore americano, ma no ero Bulgaro e ne andavo anche fiero.
Mi guardai un ultima volta e infine uscii dalla porta del B&B diretto al Night creatures club. Appena entrato sentii il profumo della rissa, in agguato o mica tanto in agguato era già all'attacco uno di quei soliti colossi bavosi di lupi mannari, ancora gli permettevano di entrare ? Una volta erano ricercati dal ministero della magia come animali da gabbia ora invece erano tutti a zampa libera, erano i nuovi alleati dell'armata mangiamorte l'unico problema? erano rumorosi puzzolenti e alquanto fastidiosi a volte, soprattutto dopo troppo whisky incendiario!
Era li al bancone a infastidire due ragazzine una era completamente nascosta dall'enorme mole dell'uomo l'altra aveva l'espressione di una che aveva appena visto un mostro, in effetti lo era ed eravamo pure a pochi giorni dalla luna piena per cui, era anche bello che incazzato!
Mi avvicinai alquanto silenzioso fino a portarmi dietro alle spalle del lupo e to guarda dalla puzza riconobbi anche chi era!
Guarda, guarda chi decide di dare fastidio per l'ennesima volta. E' possibile che io non possa venire a farmi una tranquilla bevuta senza che tu sia in mezzo alle scatole Rodolfo? Sai comincio a stancarmi e per quanto mi riguarda potremmo anche fare a meno della tua presenza ... qui e anche da altre parti.
Tre volte di seguito avevo dovuto fare a botte con lui e ancora non gli erano bastate! Ok io mi divertivo da morire, mi ricordava i bei tempi quando andavo a caccia per massacrarli i licantropi ma ora non era più mio compito.
Dean Winchester sto semplicemente andando a caccia... tu dovresti saperne qualcosa .. non penso sia reato ampliare il proprio nucleo
Ecco l'ultimo dei problemi. Erano liberi di procreare, di trasformare e mordere ed era una cosa a parer mio fuori controllo. Era una pessima idea, volevamo trasformare tutto il mondo magico in cagnolini da passeggio? Che idea idiota!
Non dovresti essere a fare il tuo compito se non sbaglio non è qui che dovresti essere... va dal tuo branco oppure ripetiamo il balletto classico dove alla fine tu resti a terra in una pozza di sangue.. e stavolta non intendo lasciarti l'ultimo respiro
Mano alla bacchetta e il pub che cadeva in un rumoroso silenzio di calici infranti e bisbigli incontrollati.
Era l'ora delle botte, ed io mi preparavo alla mia solita vittoria.
Ovviamente non gli piacque il mio discorso e senza neanche offrirmi da bere tirò fuori la bacchetta. E peccato che la sua lentezza era davvero una cosa imbarazzante per cui mi basto poco per sguainare la mia disarmarlo e a quel punto gettarlo a terra con un silenziosissimo incantesimo senza perdono.
Le urla di dolore dell'uomo rimbombavano nel locale mentre la scia verde usciva dalla mia bacchetta per infliggersi contro il suo petto. Bastò molto poco per sfinirlo e lasciarlo a terra privo di conoscenza e alquanto dissanguato.
Scusa Brad ti risarcisco i danni causati dalla pozza di questo cane di strada.
Il silenzio svanì la musica riprese a suonare con ritmo e volume e con due occhiate nella giusta direzione due novellini dell'armata si avvicinarono per trascinare via il corpo del lupo.
Fatto ciò mi misi al bancone e lasciai un sacchetto di pelle con dentro delle monete.
pago anche il tuo silenzio sulla questione ... non credo si sveglierà
Il sussurro era inudibile se non al barista che sospirando annuiva e metteva via il piccolo gruzzolo di monete.
Il mio problema non sei tu... ma quelli come lui che infestano tutti i locali della zona.

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Dean Winchester

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Tic...toc... tic....toc....tic...toc ....tic ...toc
Non fossi stato in pubblico quel dannato orologio l'avrei fatto esplodere in meno di due secondi. Ma visto considerato che ero alquanto stanco, e che avevo bisogno di dormire, preferii tenermi buono quel B&B evitando di farmi cacciare a vita, anche da li. Comunque quel ticchettio cominciava a darmi i nervi e impaziente di potermi andare a fare i fatti miei con la certezza di avere la chiave andai al bancone dove una sfacciata ragazzina brufolosa mangiava cioccorane.
Con delicatezza inesistente e una certa arroganza posai con violenza le mani sul bancone e guardai male la ragazza.
Non mi importa dove si trova tuo padre o se non puoi dare le chiavi delle stanze, adesso tu mi darai una dannatissima chiave o userò altri mezzi poco consoni ad una ragazzina.
Per mia fortuna non dovetti usare le manieri forti come incantesimi senza perdono, e si decise a darmi la chiave.
Fatto ciò mi venne davvero fame, ma soprattutto sete e a quanto ne sapevo io c'era una cucina in quel angolo sperduto del mondo magico ed era mia intenzione trovare una burro birra e qualche nocciolina magari.
Rimasi alquanto indifferente dalla presenza di una ragazza nella cucina comune e velocemente mi diressi al frigo. Appena lo aprii scoprii dove faceva scorta la ragazzina all'ingresso di cioccorane, e cosa più importante trovai quello che cercavo! Burrobirra e per mia fortuna dei tramezzini, forse anche meglio delle noccioline, diciamo più consistenti se hai fame.
Tacchino .... tonno .... burro di arachidi e zucca.... salame e formaggio ..
Leggevo ad alta voce gli ingredienti dei panini e optai per salame e formaggio e come dolce burro di arachidi e zucca. Presi due burro birre, un succo di zucca e tre cioccorane. La spesa era bella che fatta il problema era portarmela in giro era davvero un fottio di roba. Presi la bacchetta logora e malconcia e puntandola alla mia tasca usai un incantesimo di estensione per poter mettere tutto in tasca.
Una dopo l'altra le cose svanirono nella mia tasca fino a lasciarmi in mano solo una cioccorana che ebbi la cura di aprire e mangiarmi nell'immediato.
Quando mi voltai quella ragazzina era ancora li. Tipa strana capelli in una via di mezzo fra vecchia novantenne e giovane trasgressiva e un abbigliamento alquanto bizzarro.
Mi fissava intensamente e ammettevo che la cosa parzialmente mi infastidiva mentre dall'altro lato... facciamolo strano era un motto alquanto divertente nella mia mente.
Sai vero che fissare la gente senza spiccare parola è da maniaci. Ammetto di aver avuto parecchie Stalker ma almeno si presentavano prima di classificarmi come loro ossessione.
Spacciato e spavaldo come sempre, sempre pieno di me e avevo buone motivazioni per esserlo. Gettai nel cestino la carta della cioccolata facendo un canestro perfetto anche se ad una notevole distanza e mi rallegrai di questo, era davvero figo al primo tentativo!

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Senza più intrusioni o contrattempi entrai da magie Sinister, il vecchio proprietario era li come sempre dietro il bancone, in mano un volume dalle dimensioni alquanto smisurate. Il rumore delle pesanti pagine che venivano girate lentamente una dopo l'altra, la vecchia polvere oramai accumulata e l'odore ammuffito di un antico libro mal mantenuto. Erano queste le cose che si sentivano avvicinandosi al bancone. Gli occhiali rotondi e logori dal tempo, lo sguardo stanco e le mani callose dai libri sfogliati. Sinister non era propriamente un modello da prima copertina della gazzetta ma se ti serviva qualcosa di magico ed oscuro era forse il migliore. Gli avevo ordinato delle specifiche cose che sapevo avrebbe ordinato da una persona di mia conoscenza. Era uno scambio equo a parer mio. Dovevo far recapitare un messaggio a mio fratello e quello era il modo migliore, poco nell'occhio e alquanto efficace.
Con poca delicatezza lasciai cadere un gruzzolo di monete sul bancone per attirare l'attenzione del vecchio avaro e il suo sguardo si accese immediatamente di cocente interesse.
Dean Winchester attendevo questa tua visita da giorni. Sono lieto di riferirti che il messaggio è arrivato ma non credo sia stato accettato di buon grado. Per quanto riguarda la merce vado subito a recuperarla.
I clienti migliori del negozio chi erano? Be ovviamente i mangiamorte, ecco spiegato il poco interesse del mago verso il sangue grondante dal mio volto e lo sguardo assorto nel gustare la bellezza di uno scheletro di un drago nano norvegese.
In questa precisa occasione non era importante il consenso quanto la consapevolezza. Lo sa adesso è dentro.
Era una mia passione mettere nei guai mio fratello. L'informarlo di alcuni miei piccoli progetti lo rendeva in modo istantaneo mio complice, e in questo caso un complice mi serviva, lui in particolare era perfetto.
Mi servivano dei draghi, dei draghi poco docili e altre creature magiche per il mio lavoro alla scuola di magia.
Avrei cercato draghi appena usciti dal guscio non ero così folle da portare draghi adulti in una scuola senza una squadra di addestratori.
Quando Sinister tornò con una nera valigia di cuoio ne fui molto felice. La risposta era si. Mio fratello non lasciava mai indietro la sua valigia se non era certo di tornare e quella portava le sue iniziale S.W. Samuel Winchester!
Tutto qui?
A quella domanda sorrisi e mi apprestai a prendere alcune fiale dagli scaffali più puliti, erano le più comuni per questo probabilmente anche quelle meno impolverate. Due fiale di pozione curativa e una post sbornia mi sarebbe servita molto presto.
Tutto qui direi che può bastare per questa volta... ma se in caso mi servissero delle dispense da un libro... tu sai quale ... e tu sai su cosa. Fra una settimana?
Avevo già parlato al mago del mio piccolo progetto scolastico e mi aveva mostrato uno stupendo libro, peccato che non fosse in vendita ma era possibile procurarmi la copia di alcune parti molto interessanti.
Due non di meno ci vuole tempo Winchester ... questi bastano .. mi tengo la caparra per le copie e abbiamo finito.
Lasciai li i soldi e presi la valigia dirigendomi verso l'uscita con calma ritrovata. Appena uscito trovai una fonte d'acqua e mi lavai la faccia passando la pozione sulle ferite che si rimarginarono lasciando solo dei piccoli solchi delle cicatrici, sarebbero sparite in due tre giorni ma per ora dovevo accontentarmi di quello.
Pulito e risanato mi diressi con cautela a Diagon Alley senza farmi notare soprattutto all'ingresso della via principale. Tolsi il mantello e lo posai sulla valigia lasciando libera la vista di un comune mago che camminava per le vie con una valigia.
Avevo preso un B&B per qualche tempo mentre eseguivo qualche commissione e compito cosi mi diressi li per poter posare la valigia e farmi una bella doccia.
Arrivato rimasi alquanto infastidito dalla lentezza della reception. Con stanchezza e poca pazienza mi sedetti nell'ingresso ad aspettare che qualcuno mi desse le chiavi della mia stanza.

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Dean Winchester

32 anni,Mangiamorte,insegnante di cura delle creature magiche presso hogwarts

Sapore metallico fra le labbra, un bruciore fitto sul volto e la consapevolezza di non poter restare in quelle condizioni a lungo. Camminavo svelto con il volto coperto da un mantello mal concio. Le strade di Nocturn non avevano segreti per me, erano state la mia scuola, la mia casa per molti anni e avevo imparato a muovermi fra quei cunicoli stretti come un fantasma. Ero appena uscito da una rissa a causa di una parola di troppo da parte di un armadio troppo grosso per un cervello piccolo come quello che si era ritrovato. Aveva osato ribattere riguardo la supremazia dei purosangue e diciamo che fare ciò in mezzo ad una banda di mangiamorte non era propriamente un idea geniale. Mezzosangue e traditori le peggiori stirpi, e i traditori ancora più degli altri. Sporcare il nome del proprio sangue per cosa? babbani e mezzosangue? Una cosa deplorevole. Fatto sta che scattò la rissa e come in ogni rissa da pub non c'era mai una separazione chiara fra chi picchiava chi e perchè, alla fine era sempre tutto un guazzabuglio di incantesimi e pugni. Ero quasi all'incrocio di magie sinister dove avevo un appuntamento per ritirare un insieme di formule che mi sarebbero state molto utili quando andai a sbattere contro una figura non ben precisa in mezzo alla strada. O forse ero io che stavo camminando vicino alle vetrine per evitare quei piccoli spiragli di luce che ogni tanto illuminavano le vie di Nocturn.
Quando sentii una voce femminea inveirmi contro non ci feci troppo caso non avevo tempo di stare dietro alle ragazzine che giravano per sfida per le vie oscure del regno magico.
Avessi tempo per darti retta non ti sarei venuto contro per cui levati principessina ho da fare
La voce scocciata e l'espressione ancora di più, grondavo sangue da una ferita ancora non ben specifica sul volto e volevo arrivare dal mio caro vecchio amico Sinister per prendermi un po di erbe e magari qualche pozione curativa visto che ero di passaggio.
Nello scontro il cappuccio del mantello era scivolato all'indietro scoprendo il viso e lo sentii dagli spifferi freddi sulle ferite e sul sangue oramai rappreso.
Ancora in mezzo alle scatole?
Sgarbato chiesi notando una certa insistenza nel non levarsi. Cominciavo a diventare davvero scontroso, senza attendere risposta diedi un altra spallata per poter passare nello stretto vicolo e continuai la mia camminata anche se oramai rallentata dall'accaduto spiacevole.

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